
Fragile. Il termine più adatto per una Salernitana che al “Marassi” di Genova si è praticamente consegnata all’avversario. La sconfitta patita contro la Sampdoria (round uno dei play-out) conferma quando l’attuale campionato sia stato affrontato con enorme superficialità dalla dirigenza tutta. Vogliamo appellarci agli errori della Figc? Agli errori dell’arbitro? Al mese e più di assenza dal calcio giocato? Potremmo. In 180′ , però, gli uomini di Marino avevano il dovere di chiudere nel cassetto tutti gli errori commessi da parte di chi amministra (?) un pallone malato. Nulla di tutto questo. I blucerchiati, meritatamente in C al termine della stagione regolare, hanno fatto propria una ghiottissima chance. Dalla parte opposta da segnalare il solo passaggio (perchè di tiro non possiamo parlare) di Tongya ed il colpo di testa di Cerri. All’Arechi si proverà a far valere la spinta del pubblico e la posizione in graduatoria di vantaggio. Non sarà affatto semplice perchè in questa formazione non c’è nessuna che la butta dentro. Tutti, però, hanno il dovere di crederci. Di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Di non far sgonfiare definitivamente il pallone (foto: IlMessaggero.it)