
Nel reparto di Ematologia del Presidio ospedaliero di Pagani è stato introdotto un nuovo dispositivo di VR
(Realtà virtuale) destinato ad alleviare le difficoltà correlate alle procedure interventistiche di natura invasiva
nei pazienti.
Attraverso tale visore il paziente potrà trovare un momento di conforto e di evasione durante le complesse
procedure cliniche cui è sottoposto (come nel caso di una biopsia ossea), consentendogli di distrarsi dal
contesto e dai disagi dei trattamenti.
Attraverso questi apparecchi è possibile eliminare la visuale e le altre percezioni dell’utente del mondo reale,
sostituendole con una simulazione immersiva che proietta l’utilizzatore in un mondo virtuale
precedentemente programmato.
L’idea parte dal reparto di Ematologia dell’Ospedale di Pagani -diretto dal dott. Catello Califano con la
collaborazione della coordinatrice infermieristica Carmela Trezza- cha ha deciso di adottare questa procedura
innovativa che sfrutta la tecnologia per umanizzare il percorso del paziente all’interno del reparto.
Tale acquisizione è stata supportata dopo la somministrazione di test ai pazienti prima delle procedure
interventistiche, per testarne il livello d’ansia prima dell’esperienza; i risultati hanno dimostrato che per
quasi il 100% dei pazienti l’esperienza è stata ottimale.
Grazie all’intervento dell’AIL Salerno – Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma – che ha
promosso una raccolta fondi dedicata, è stato possibile ottenere in leasing per la durata di 3 anni un primo
dispositivo.
Successivamente l’utilizzo dell’apparecchiatura è stato spostato anche durante i giorni di ricovero, in modo
da offrire ai pazienti un momento di evasione e distacco dall’ambiente ospedaliero dove le procedure
vengono eseguite. Le esperienze si sono rivelate profondamente suggestive e hanno migliorato la
rispondenza emotiva dei pazienti verso il piano di cura.
L’esperienza ha permesso di utilizzare lo stesso device anche nella rianimazione di Nocera Inferiore, diretta
dal dr. Domenico Carbone. Nel reparto dell’Umberto I infatti, grazie alla collaborazione interna al DEA diretto
dalla Dott.ssa Santarpia, il visore è utilizzato per gli interventi sulla mammella in anestesia per le donne.
Una raccolta fondi istituita dall’APS Milano Azzurra, venuta a conoscenza del progetto tramite un paziente,
ha così permesso l’acquisizione di un secondo apparecchio, in modo tale da poter mantenere l’offerta di
questo nuovo servizio in entrambi i reparti.
Con l’introduzione di questa nuova tecnologia a supporto l’ASL Salerno del Direttore Generale Ing. Gennaro
Sosto si fa portavoce del fondamentale processo di umanizzazione delle cure, rendendo l’esperienza sanitaria
personalizzata e partecipativa.