Ultimo appuntamento musicale del Festival Multidisciplinare Mosaici organizzato dall’Associazione Artisti Cilentani Associati con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Campania e del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. A chiudere la sezione Musica della kermesse giunta alla IV edizione sabato 28 settembre alle 21.30 presso il Porto di Marina di Pisciotta Antonella Ruggiero una delle voci più intense e iconiche del panorama musicale italiano. Per l’occasione l’Artista sarà accompagnata da una giovane formazione al suo debutto l’Orchestra del Grand Tour, che, nell’idea del Direttore Artistico Mauro Navarra, in sinergia con i Licei Musicali cilentani e le Associazioni più rappresentative del territorio, potrà diventare un punto di riferimento futuro per la crescita dei giovani musicisti del territorio salernitano e campano. Il Concerto di Antonella Ruggiero sarà diretto da Francesco D’Arcangelo con gli adattamenti musicali originali di Valter Sivilotti, e ripropone i brani più significativi del suo repertorio. Infatti la scaletta della serata mette in risalto la versatilità vocale dell’Artista che negli anni si è cimentata in diverse forme sonore ampliando il suo linguaggio musicale in una continua evoluzione stilistica, presentando al suo pubblico in varie forme le canzoni che hanno fatto la storia della musica leggera italiana ivi compreso quelle del fortunato sodalizio con i Matia Bazar, in un viaggio musicale avvincente oltre i confini delle sonorità contemporanee, dal pop alla musica delle culture religiose occidentale, indiana, africana, fino al fado portoghese e alla canzone d’autore a cavallo tra le due guerre. Il nome di Antonella Ruggiero, una delle voci più versatili del panorama italiano, ha attraversato gli ultimi venticinque anni della musica italiana; con le sue canzoni ha raccontato e seguito in parallelo l’evoluzione e la traiettoria dei costumi, del gusto del grande pubblico.
Queste differenti esperienze, venutesi a maturare in questi anni, vengono ora proposte da Antonella in un concerto che tocca tutti i suoi più grandi successi da “Vacanze romane” fino ad arrivare al più recente “Echi d’infinito”, andando così a interpretare in chiave tutta nuova brani che hanno fatto la storia della musica leggera italiana. Ma la carriera di Antonella Ruggiero non si è fermata al pop: negli ultimi anni ha infatti attraversato la musica legata alla cultura religiosa occidentale, indiana e africana per poi spingersi nelle atmosfere di Broadway, il fado portoghese, la canzone d’autore e l’Italia a cavallo fra le due guerre.
Pop, dunque, ma anche musica sacra e musiche dal mondo in questo recital che raggiunge anche i brani di alcuni celebri cantautori italiani, scoprendo però sempre nuove modalità di arrangiamento ed interpretazione.
Il concerto, sarà, quindi, un viaggio in tutti i Sud del mondo, tra nuove culture, nuovi suoni e ritmi che negli anni si sono rivelati vincenti prima con i mitici Matia Bazar, e oggi con nuove contaminazioni popolari tra titoli quali “Balada do Sino” della tradizione portoghese, “Kirie” da una messa Luba africana, la sarda “Non potho reposare” e la friulana “Oh tu stele” e tante altre sorprese fino alla “Guantanamera” cubana.
Il Festival, con la Direzione Artistica del M° Mauro Navarra ha già ospitato nel corso dell’estate 2024, artisti quali James Senese, Raiz, Giorgio Prezioso, Antonio Onorato oltre a produzioni dirette dell’Associazione Artisti Cilentani, e continuerà i suoi appuntamenti con le programmazioni teatrali e di danza per tutto il mese di ottobre 2024 nei Comuni di Ascea, Cuccaro Vetere, Futani, Laurito, Pisciotta, San Giovanni a Piro, San Mauro la Bruca che hanno sostenuto la manifestazione. Siamo particolarmente soddisfatti della risposta di pubblico riscontrata da questa particolare edizione della manifestazione, sottolinea il M° Navarra, perché siamo riusciti ad intercettare un variegato pubblico che, soprattutto in bassa stagione crede nella valorizzazione dei piccoli borghi e luoghi suggestivi del territorio cilentano. Il Festival è maturo per il definitivo radicamento sul territorio e trova nella varietà dell’offerta artistica il suo punto di forza.